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Messaggio Da Vera45 Ven 17 Feb - 11:42

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La manipolazione emotiva invisibile
Ricordando un caso in cui mi chiesero consiglio, parlerò della manipolazione emotiva invisibile.


Tutti conosciamo forme di manipolazione, dall’estorsione agli insulti, etc. Tuttavia, c’è un altro tipo di manipolazione molto nociva, la quale è difficile da individuare all’inizio, è una trappola in cui si cade poco a poco…

Il caso di… chiamiamolo Albert
Il caso anonimo di un ragazzo simpatico, intelligente, con una vita normale. Conobbe una ragazza, studentessa di psicologia. In quel periodo lui stava attraversando una fase di solitudine. Aveva pochi amici, le cose in ambito amoroso non gli andavano bene né in ambito lavorativo.

Questi fattori fanno sì che le persone siano ancora più vulnerabili e cadano facilmente nelle manipolazioni.

In questa ragazza trovò una specie di via di fuga ed appoggio incondizionato. Tuttavia, subì una manipolazione emotiva invisibile da parte della ragazza, chiamiamola Sandra, la quale possedeva conoscenze psicologiche tali da manipolare Albert.

Non sempre le manipolazioni avvengono con cattive intenzioni, a volte una carenza da parte di qualcuno può far sì che si abbia bisogno di manipolare l’altro per ricevere quello che si desidera.


Sandra aveva problemi di depressione, per questo si legò ad Albert, affinché la tirasse su di morale e le desse l’affetto di cui aveva bisogno. Diciamo pure che usò Albert e lo fece innamorare, in modo da non perderlo e poter contare su qualcuno che fosse sempre disposto ad aiutarla e supportarla.

Albert era un ragazzo molto piacevole, servile, perfezionista e dalla grande capacità empatica. Tutte queste virtù furono captate da Sandra, affinché potesse uscire dal pozzo depressivo in cui si trovava.

Secondo quanto mi fu raccontato, questa ragazza non fece nulla con cattive intenzioni; era una brava persona, ma a causa della sua depressione aveva bisogno dell’appoggio incondizionato di qualcuno estraneo alla sua famiglia.

Tecniche che usò Sandra per attirare poco a poco Albert. La manipolazione emotiva invisibile consta di 2 fasi:

Prima fase: la captazione
La prima cosa che si fa è mostrare i propri lati positivi in modo che l’altra persona inizi a provare ammirazione. Tutto inizia con la fase dell’essere gentili, del trattare bene, del dare il massimo, del fare tutto quello che l’altra persona desidera.

Chi non ha sentito qualche volta la frase “quando stavamo insieme era tutto meraviglioso e una volta sposati non è più lo stesso” ?!

Molti manipolano il rapporto fino ad ottenere quello che vogliono, dopo attuano uno scambio di ruoli di cui parleremo dopo, perché ormai si sentono sicuri che la persona rimarrà al loro fianco.

Il manipolatore sa di cosa ha bisogno l’altra persona e glielo dà, a volte in eccesso in modo che si leghi un po’ a questo aspetto così esageratamente gentile e attento.

È una fase in cui il manipolatore sfoggia tutti i suoi incanti, si fa conoscere e a volte, se ne ha l’occasione, si posiziona in un posto migliore rispetto al manipolato per offrirgli sicurezza, amicizia ed appoggio incondizionato. Il tutto con il fine di conquistare la fiducia e l’ammirazione dell’altro.

Cosa fece Sandra per attirare Albert? La prima cosa fu mostrarsi per farsi conoscere, descrivendogli il lavoro psicologico che svolgeva nella sua vita con amici e conoscenti. Lo informava su tutte le attività lavorative che faceva, per posizionarsi in un gradino più alto in quanto a conoscenze mentali.

Sfruttò la sua professione per porsi più in alto e far vedere ad Albert che sarebbe stato molto fortunato ad averla come amica e che avrebbe potuto chiedere il suo aiuto in qualsiasi momento.

In seguito, il passo successivo sarebbe stato conoscere il mondo emotivo di Albert e soprattutto i suoi punti deboli e le sue mancanze, per potergli offrire l’appoggio di cui aveva bisogno.
Riceveva sempre lusinghe e un feedback positivo, inoltre il contatto era sempre più frequente, giornaliero, ed in questo modo quello che viveva durante le sue giornate non aveva un peso maggiore della relazione di amicizia continua che aveva con lei.

Viene chiamata manipolazione emotiva invisibile perché la manipolazione non viene percepita, poiché all’inizio tutto è positivo nella relazione. 

La chiave per individuarlo sta negli eccessi. Qualcuno vi può apprezzare, provare affetto per voi, persino ammirarvi, ma entro certi limiti. Quando avviene in eccesso, dovete chiedervi perché vi ammirano tanto, se è per un intento di manipolazione oppure perché l’altra persona ha un’autostima molto bassa e vi sta idealizzando.

Nel processo di manipolazione, il tutto avrà una maggiore incidenza se inoltre la persona gode di una particolare professione, che attiri l’interesse della persona manipolata e possa condizionarla.

Ad esempio, è più facile che una persona obesa si innamori di un nutrizionista che le offra aiuto, perché ammirerà la sua professione dato che deve dimagrire.

Se vi è qualche carenza posseduta dall’altro, aumenteranno l’ammirazione e l’affetto. Lo stesso per quanto riguarda una persona insicura che conosca uno psicologo che la possa aiutare gratis in amicizia oppure, per esempio, qualcuno che non gode di buona salute e non è portata per lo sport, di certo ammirerà gli sportivi forti ed abili.

Quando sentiamo che abbiamo una carenza, ammiriamo chi possiede quello che ci manca. Se qualcuno gode di questa abilità che manca all’altro e si offre di aiutarlo gratuitamente, accelererà il processo di innamoramento perché si posizionerà in un gradino superiore da cui acquisirà più potere emotivo.

 Seconda fase: scambio di ruoli
Una volta che il manipolatore ha ottenuto la fiducia totale, l’affetto, l’amore e il rispetto dell’altro, passa alla seguente fase di cambio dei ruoli. Se prima era il “salvatore” che dava supporto e sicurezza all’altro, adesso passerà ad essere la vittima.

Dato che l’altra persona ne è innamorata, farà di tutto per aiutarla. Una volta che l’affetto o l’amore sono attivati, il manipolatore ha le redini.

Come applicò Sandra lo scambio di ruoli? All’inizio Sandra raccontava solo cose positive sulla sua persona, si mostrava sempre disponibile ad appoggiare, ammirare e lusingare Albert.

Tuttavia, dopo iniziò a controllare i suoi problemi e a fare la vittima a causa delle sue condizioni di salute in seguito alla depressione. Albert, ormai innamorato di lei, si prodigò al 100% per aiutarla e tirarla su di morale.

Una volta prodotto lo scambio di ruoli, si riducono le attenzioni e l’affetto offerti all’inizio. Adesso è l’altra persona che si dedica in modo incondizionato.

Sandra trasformò Albert nel suo fazzoletto con cui asciugarsi le lacrime, il quale la ascoltava e cercava di darle tutto quello che le mancava. Di solito la persona si rende conto di trovarsi nel bel mezzo di un un problema: nella prima fase era molto felice con quella persona, ma passando alla seconda, tutto è malessere e dolore.

Il manipolatore può persino ignorare la persona per attirarla ancora di più a sé, sapendo che già la tiene sotto controllo, appare e scompare a suo piacimento perché sa che qualsiasi cosa faccia, l’altra persona dipende da lei/lui.

Il manipolato si sente male perché non riceve più quello che riceveva all’inizio e può persino arrivare a sentirsi colpevole di aver fatto qualcosa inappropriata che abbia rovinato tutto.

No trova spiegazione per quello che succede, non si rende conto che è stato manipolato e che non si trova più nella prima fase, quella positiva.

Si può giungere persino ad una dipendenza affettiva se la persona non si allontana dal manipolatore nel momento in cui avverte che la relazione ormai le provoca malessere ed infelicità.

Si è soliti ingannare se stessi credendo che tutto si risolverà, che si ritornerà alla fase iniziale. Quel che è certo è che l’unica cosa che può ottenere la persona manipolata è entrare in un circolo vizioso di tentativi per risolvere le cose, in cui l’altro non fa lo stesso e non si comporta come all’inizio.

Ascoltate le vostre emozioni
Le emozioni parlano da sole. Se le vostre emozioni sono negative, vuol dire che il rapporto non è sano. Ci sono situazioni in cui la ragione non può arrivare perché non possiamo leggere la mente degli altri per sapere cosa pensano e perché agiscono in un determinato modo.

Tuttavia, dove non arriva la ragione, sempre ci sono le emozioni che saranno le uniche a non ingannare. Ogni volta che si è in presenza di manipolazioni o relazioni insane di qualsiasi natura, la persona sperimenta malessere ed emozioni negative.

Molti manipolatori cercano di far sentire colpevoli le vittime, ma non bisogna colpevolizzarsi mai: la cosa più importante è il proprio benessere e se provate emozioni negative vuol dire che ce  ne è motivo. Conviene allontanarsi dalla persona, sia un rapporto d’amicizia, d’amore, etc.

Vera45

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